"Amore e Psiche" è un racconto mitologico presente nelle "Metamorfosi" di Apuleio, scrittore e filosofo romano vissuto nel II secolo d.C.
La storia narra dell'amore tra Amore (o Eros), dio greco dell'amore, e Psiche, una giovane e bellissima principessa. Psiche, invidiata per la sua bellezza, attira l'ira di Venere, la dea dell'amore, che ordina a suo figlio Amore di farla innamorare di un mostro.
Tuttavia, Amore si innamora di Psiche e la rapisce portandola in un bellissimo palazzo, dove la visita solo di notte e le proibisce di vederlo. Psiche, desiderosa di scoprire l'identità del suo amante, accende una lampada mentre Amore dorme, ma lo scioglie accidentalmente e Amore fugge.
Psiche, disperata, compie una serie di prove per riconquistare l'amore di Amore e alla fine, grazie anche all'intercessione degli dei, i due possono finalmente vivere insieme felici per sempre.
Il racconto di Amore e Psiche è stato spesso interpretato come una metafora della crescita interiore e della trasformazione personale attraverso l'amore e la conoscenza di sé stessi.
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